
Dal 17 al 19 ottobre, nella meravigliosa cornice di “Casuccia Visani”, a Poppi (AR), si svolgerà l’VIII Convegno nazionale avventista sulla relazione d’aiuto, per psicologi, counselor, assistenti sociali, educatori, insegnanti e figure sanitarie (qui la locandina dell’incontro).
L’evento, organizzato dal Dipartimento dei Ministeri Avventisti della Famiglia (MAF), con il patrocinio del CeCSUR (Centro Culturale di Scienze Umane e Religiose), dell’Istituto Universitario Avventista “Villa Aurora” e della Fondazione Vita e Salute, ha per scopo quello di creare una rete tra i professionisti nell’ambito della relazione d’aiuto e di offrire momenti di scambio e confronto, in un’ottica cristiana.
Questo ottavo incontro offrirà un clima di approfondimento e di dialogo attorno alla tematica “La gestione della violenza. Tra ideazione e agito nella relazione d’aiuto”.
L’obiettivo che ci poniamo è quello di esplorare, anche grazie al contributo dei relatori, il tema generale della violenza, intesa come modalità disfunzionale di gestione di un disagio all’interno della relazione d’aiuto. Pensiamo alla violenza subita da chi fornisce una relazione d’aiuto – verbale, psicologica o fisica – quando l’altro proietta su di noi le sue aspettative irrealizzabili e non riesce a gestisce il senso di frustrazione.
Alcuni esempi sono, la violenza in ambito sanitario, di cui si parla sempre più frequentemente, o quella nel settore dei servizi, quando vengono contestate le decisioni dei servizi sociali, soprattutto in ambito mediatico. Vogliamo però pensare anche alla potenziale violenza agita, per lo più psicologica, di chi fornisce una relazione d’aiuto, ogni qual volta si vorrebbe accelerare un processo di cura o proteggersi da pressioni esterne. Senza dimenticare quelle situazioni in cui una sana e misurata assertività, percepita però dall’altro come “violenza”, può essere occasione per rilanciare la relazione d’aiuto.
Il sottotitolo ci aiuterà a riflettere sia alla violenza come processo mentale sia a quella agita concretamente.
Quindi, le domande che ci porremo sono: “Come gestisco la violenza subita nella mia pratica della relazione d’aiuto? Come reagisco quando sono sotto attacco o messo in discussione? Riesco a elaborare la violenza subita?”.
Il tema vuole anche essere una sorta di naturale evoluzione dell’argomento trattato l’anno scorso, che aveva per titolo: “La gestione dei confini. Tra incontro e separazione nella relazione d’aiuto”. Come spesso è accaduto nelle passate edizioni, il tema trattato ha aperto nuove finestre e prospettive su cui riflettere. E la “violenza” è stato un elemento che è emerso.
I relatori, che interverranno in un’ottica interdisciplinare, provengono da quattro diverse realtà professionali nell’ambito della relazione d’aiuto:
– Elisa Severi (psicologa e psicoterapeuta) si occupa della Segretaria Nazionale nell’UCIPEM (Unione Consultori Italiani Prematrimoniali e Matrimoniali). Collabora con il Consultorio Familiare, i Servizi Sociali e il Tribunale di Forlì.
– Luisa Lapolla (assistente sociale), è funzionario Assistente Sociale presso la Prefettura di Forlì-Cesena, nell’ambito di servizio “consumatori di sostanze stupefacenti”.
– Antonietta Fantasia (educatrice) è insegnante in pensione di scuola primaria; presidente per 21 anni di Bimbo Aquilone onlus, associazione di volontariato in favore di bambini bisognosi del terzo mondo.
– Jean Pierre Caruso (infermiere), dopo un’esperienza decennale come infermiere presso l’ospedale Careggi di Firenze e direttore di RSA, è attualmente il coordinatore generale e RSPP presso la Casa di riposo “Casa Mia” di Forlì.
Il consulente scientifico dell’incontro è Mirela Pascu (psicologa e psicoterapeuta) è professoressa di dinamiche relazionali alla Facoltà avventista di teologia (FAT) di Firenze e co-trainer presso la Scuola specializzazione psicoterapia cognitivo-costruttivista Nòus di Milano.
Il coordinatore per le attività introduttive di icebreaker è Elisa Severi.
L’ospite spirituale è Saverio Scuccimarri, pastore avventista e decano della FAT di Firenze.
L’incontro inizierà venerdì 17 ottobre, alle 19.30, con la cena, e si concluderà domenica 19 ottobre, alle 13.00, con il pranzo.
Per informazioni e iscrizioni, scrivere a: Maria Antonietta Calà, m.cala@avventisti.it
Roberto Iannò, direttore MAF; Maria Antonietta Calà, direttore associato MAF